Approfondimenti e media
Che cosa è la Bioenergetica e il Counseling somatorelazionale
La Bioenergetica, fondata da Alexander Lowen, è una forma di psicoterapia che associa il lavoro verbale con quello corporeo: la sua tesi fondamentale è che quello che succede nella mente riflette quello che succede nel corpo e viceversa.

Ognuno di noi ha avuto nella propria infanzia alcune ferite e traumi, riconducibili a parti di noi che non sono state accettate dai nostri genitori: ad esempio sentimenti di rabbia, pianti prolungati, esplorazioni dell’ambiente “spericolate”, “capricci”, richieste d’affetto “assillanti”, etc.
Siccome per la sopravvivenza del bambino l’amore dei genitori è essenziale e vitale quanto il cibo, accade che il bambino che si sente sgridato e rifiutato in alcune parti di sé, debba rinunciare a queste parti rimuovendo i sentimenti e le emozioni legate ad esse (ad esempio per non piangere, è necessario non sentire la paura o il senso di abbandono o qualsiasi altro stato d’animo causa del pianto). Facendo così, però, il bambino deve inevitabilmente bloccare l’emozione, creando una tensione muscolare per impedirle di manifestarsi.
Ad un sentimento rimosso corrisponde, quindi, un blocco corporeo e psicologico: prendendo sempre come esempio il pianto, il bambino deve creare una tensione nella zona della gola e lungo il canale respiratorio per non piangere e al tempo stesso a livello mentale deve introiettare questa lezione: “piangere non è un buon comportamento: più piango, meno bene mi vogliono i miei genitori”.
Questo blocco diventa come una sorta di seconda pelle, inconsapevole, che limita la persona anche quando, da adulta, non avrebbe più bisogno di reprimere quell’emozione per far contenti i genitori. È la cosiddetta armatura caratteriale che crea una risposta automatica alle diverse situazioni della vita e non ci pone in una situazione di libertà di scegliere.
Nel counseling somatorelazionale avviene un’integrazione tra l’Approccio centrato sulla persona di Rogers e la Bioenergetica di Lowen; l’ascolto empatico del counselor nei confronti della persona è un’attenzione e un’osservazione senza giudizio a 360° sulle parole ma soprattutto sulle emozioni, le sensazioni, i gesti, la mimica facciale e in generale il corpo. Un pianto, un sospiro, uno sguardo, un sorriso, una tensione nelle mani o nelle spalle, sono molto più significativi di tante parole e a volte portano direttamente al nucleo del tema che sta più a cuore alla persona.
Pubblicazioni
Gilardi P. (2015). La capacità di ricordare e di dimenticare: memorie e affetti. Pubblicato sulla rivista Servitium n.221 del 2015
Gilardi P. (2018). Salvare e redimere nelle relazioni d’aiuto: l’assunzione di responsabilità. Pubblicato sulla rivista “Servitium” n.235 del 2018
Link di riferimento
Di seguito alcuni siti di interesse per il counseling
- assocounseling.it: associazione professionale di Counseling
- associazioneref.org: scuola di Counseling Integrato CoMeTE
- biosofia.it: scuola per conduttori di classi di esercizi bioenergetici e counselor somatorelazionali